venerdì 5 settembre 2014

L'ospedale in Svizzera non fa schifo anzi...

Mi è capitato diverse volte di sentire qualcuno qua, in Ticino, che si lamentava per la qualità dell'ospedale, ma io nel mio piccolo posso parlarvi della mia esperienza di 1 settimana (ebbene sì, ho avuto questa grande fortuna di "soggiornare", ancor prima di prendere il permesso) e posso dirvi che non fa assolutamente schifo anzi...

Gli ospedali qui in Ticino sono puliti, il personale è sempre disponibile e, soprattutto, non bisogna fare file chilometriche di diverse ore per farsi visitare. Ma bando le ciance, parliamo della mia esperienza!

Diciamo prima di tutto che per colpa di un ristoratore di Como mi sono beccata una bella salmonellosi e non sto qui a dirvi il nome del ristorante/pizzeria, ma comunque il locale è lì bello aperto e non sono riuscita a far nulla nonostante siano stati chiamati i NAS...ma, va be, è inutile arrabbiarsi tanto non cambia nulla.  Giunta in ospedale con 40° di febbre(prima di scendere presi l'ennesima pillola che prendevo da 3 gg circa), il mio compagno ed io abbiamo lasciato i miei dati allo sportello e dopo un'attesa di 20 minuti circa, mi hanno fatto entrare per visitarmi.

Dopo un controllo temperatura corporea, battito cardiaco e del ventre per capire se non ci fosse un'appendicite a farmi star male, i medici hanno deciso di ricoverarvi e così nella serata della Sagra dell'Uva mi sono ritrovata ad alloggiare in una camera semi-privata poiché quelle comuni erano state destinate agli "ubriaconi" che alzavano troppo il gomito alla festa di Mendrisio. (Beh, tanto meglio mi sono detta, così ci sarà solo una persona...in realtà sono stata sola per diversi giorni prima dell'arrivo di una simpatica ragazza con la colica renale).

Il personale era davvero cortese, le infermiere arrivavano poco dopo che le chiamavo con il campanello ed alcune erano talmente gentili che non mi svegliavano alle 4-5 di notte per farmi prendere una pillola (avrebbe fatto meglio a chiamarmi :D ). L'unica cosa negativa è stato il prelievo di sangue: data la mia solita fortuna con gli aghi, la signora non ha trovato la vena del braccio e quindi è andata al polso...non vi dico il dolore O_O

Diciamo che a livello di salute non è stata una bella settimana, dato che la fame non c'era e le corse al bagno erano decisamente tante, però per lo meno le attenzioni dei medici ed infermieri non mi sono dispiaciute. Addirittura, verso gli ultimi giorni della mia permanenza mi sono ritrovata con la dietologa che è venuta in camera a chiedermi che cosa desideravo mangiare...ebbene sì, c'era il menù con i piatti che proponevano, quasi fosse un ristorante. Naturalmente non potevo ordinare chissà cosa, dato che non erano al massimo della forma, ma ho potuto mangiare un po' di prosciutto cotto, scaglie di grana e un buon biscotto a forma di cuore con granelli di zucchero...quel biscotto mi è rimasto in mente, era proprio buono, soprattutto dopo i piatti di minestra (scotta) mangiata nei giorni scorsi a mezzogiorno ed alle sei del pomeriggio (angoscia per questi orari).

Non ho detto poi che in quei giorni venivano sempre presto delle signore a pulire la camera (silenziosamente), che le infermiere mi davano una mano a cambiare il camice e che il letto era comodo ed avevo una tv in stanza.

Lo so, non è un hotel un ospedale e quindi non si possono paragonare, ma in quei giorni (se non fosse stato per la salmonellosi) mi potevo sentire dentro un hotel con tanto di carta menù. E voi cosa ne pensate degli ospedali in Ticino e in Svizzera?

Ah, dimenticavo, naturalmente le cose ben fatte hanno un prezzo! Per la mia permanenza in ospedale di 5 giorni si è speso tra i 3.500 CHF ed i 4.000 CHF, ma ho dovuto saldare il costo di franchigia (vi faccio notare che ero da poco in Svizzera ed alla ricerca di lavoro, quindi con residenza ancora in Italia). Insomma, tanto paghi e tanto hai!!!

domenica 31 agosto 2014

Perché mi piace fare la spesa in Svizzera

Ci sono delle cose che mi piacciono assolutamente e che dovreste provare anche voi, se decidete di venire qui in Svizzera o in Ticino. Iniziamo dai supermercati: una cosa che mi piace veramente molto e che, forse, sta prendendo pian piano piede anche in Italia (ad esempio dal Carrefour di Como) è la possibilità di scegliere pane, brioche e focacce a libera scelta. Insomma, non bisogna per forza fare la fila al bancone ed accontentarsi del primo pezzo di pane che arraffa la commessa e ve lo consegna. Potrete scegliere il vostro pane, pizza e dolci in tutti i supermercati svizzeri di Migros, Manor e Coop.

Che cosa dire, poi, dell'assortimento di frutta e verdura? Da Coop, addirittura, puoi acquistare la verdura che ha subito qualche scherzo della natura ad un prezzo inferiore. Qui sotto vi lascio l'immagine della campagna che hanno fatto!


Un'altra cosa davvero simpatica è proposta da Denner: difatti, sul loro sito è possibile far abbassare il costo di un alimento con un semplice click. Vi basterà iscrivervi sul portale Social-Discount di Denner e poi sarete avvisati tramite e-mail quando inizia un nuovo ciclo di proposte da ribassare. 




Se volete fare la spesa in modo economico e siete tanti in famiglia, vi consiglio di farvi un giro da Ottos: qui potete trovare interessanti proposte per tanti prodotti. Qualche esempio? 


 

Per vostra curiosità, potete farvi un giro anche da Aldi Suisse e Lidl per trovare interessanti offerte.

Vi ho parlato di tutti i supermercati tranne uno ovvero Globus, che sinceramente non so se vi sia in Ticino (forse Locarno, ma è abbigliamento) ad ogni modo questo è uno tra i più costosi supermercati: ci sono andata una volta, quando ero a Ginevra. Durante il vostro giro da Globus potrete anche assaggiare i vari prodotti che sono messi a disposizione: mi ricordo ancora quando presi un bel pezzetto di pane per assaggiare l'olio evo che proponevano.

A proposito di assaggini, vi segnalo che anche da Manor potrete gustare qualcosa durante i vostri acquisti: ultimamente ho assaggiato delle fette di prosciutto crudo divino su un pezzo di pane, ma comunque potrete anche assaggiare molto altro, basta arrivare al momento giusto!!! Se volete concedervi qualche buon acquisto da Manor, provate i cornetti al cioccolato, i pasticcini e la mozzarella di bufala (anche se non riesce sempre ad arrivare nelle migliori delle condizioni...purtroppo è così).

Infine, termino con dirvi che nei supermercati svizzeri si trovano veramente tantissimi prodotti per chi è intollerante al lattosio (ma anche per chi ha problemi di glutine, anche se in Italia non mi pare di vedere scarsità di questi prodotti): dato che soffro di questo problema, a volte ho bisogno di un burro diverso, ma anche di cose più accurate prive del lattosio, altrimenti sto male. Ad esempio, qui trovo anche il mascarpone senza lattosio e tanti altri prodotti prive di quest'ultimo. In Italia, a volte, ho difficoltà a trovare il burro, la mozzarella finisce e non viene subito rimessa, mentre che non ho mai visto mascarpone privo di lattosio dalle mie parti, anche se mi pare che qualche brand italiano lo produca. Qui alcuni esempi di alimenti privi di lattosio:
Linea Aha! da Migros (alimenti per le allergie)

Linea GoodDay di Emmi da Manor

FreeFrom di Coop
 


Questo sono gli aspetti per cui mi piace fare la spesa in Svizzera, ma naturalmente un salto in Italia al Bennet e Carrefour lo faccio sempre, anche perché a volte si trovano interessanti proposte da portare in tavola che non ci sono nei supermercati svizzeri. A voi in quale negozio svizzero vi piace fare la spesa?

mercoledì 20 agosto 2014

In posta...tempo di attesa: 00 minuti


Eccomi qua con un nuovo articolo su Un'italiana in Svizzera...prima di iniziare a parlarvi dell'argomento principale, volevo ringraziare i miei lettori :D ho scoperto che molte persone seguono il blog con piacere :-)

Bando alle ciance, oggi ho scelto uno di quegli argomenti piccanti, che sicuramente non può rimanere in disparte: si parla de La Posta, quella Svizzera, che mi dispiace dirlo non ha proprio nulla a che vedere con le Poste Italiane. Vi chiedete perché? Ci sono taaaaanti motivi ed oggi ne elencherò alcuni!

Iniziamo proprio dal mio titolo: quando entri in un ufficio postale svizzero, ti ritrovi a prendere il numeretto per il tuo turno ed a leggere che sarai servito tra 00 minuti. A volte mi è capitato di prendere il numero e dover correre già allo sportello per spedire lettere o pagare qualche bolletta; il massimo tempo d'attesa che mi sono ritrovata sullo schermino a cifre rosse è stato di 10-15 minuti. Insomma, una vera sciocchezza che, però, qualcuno non gradisce :D Parlo del mio compagno, che sclera (quasi) quando vede che l'attesa di protrae per troppo e le cifre diventano 2. In realtà, non sa che le nostre attese (italiane) alla posta sono peggio dell'ingresso in Purgatorio fatto con Caronte a bordo della sua nave XD

Le nostre attese negli uffici postali italiani sono lunghe e sembrano non finire mai: ricordo ancora quando andavo a pagare il bollettino postale per l'iscrizione all'anno successivo di scuola. Tantissimi sportelli aperti e tantissime persone sedute al proprio posto a sbuffare e guardare l'orologio ansiosamente. D'altronde, è una vera noia stare in posta e aspettare un'eternità senza far nulla!

Un'altra cosa che mi piace molto del servizio svizzero è che i pacchi arrivano a destinazione, anche se non sono tracciati  con codice: qualche svizzero che mi legge penserà che sono matta, ma è così. Il nostro servizio in Italia non è efficiente e i pacchi non tracciabili, purtroppo, non sempre arrivano a destinazione: una volta spedii una calamita da Sirmione per Civitavecchia, un piccolo dono per i mie genitori, ma non è mai e poi mai arrivato!

Con il mio blog GlamChicBold mi ritrovo a ricevere presso il mio domicilio diversi campioni da testare e la maggior parte di questi arriva con pacchi senza tracciatura, che vengono lasciati nella cassetta postale. E parlo di pacchi di tutte le dimensioni!!!

Non parliamo poi dei tempi d'attesa per ricevere un pacco...stendiamo un velo pietoso sull'operato di Poste Italiane che è meglio! :-D Se però desiderate farvi una risata, vi riporto un articolo uscito proprio in questi giorni di un postino Bosniaco cleptomane che lavorava qui che si è divertito (per poco) a rubare pacchi...ora andrà al processo e spero tanto che passerà dei guai, così impara a fare il furbo!

sabato 9 agosto 2014

Alla guida tra le mille rotatorie svizzere

Ricordo che quando frequentavo la scuola guida c'era molta gente che sbagliava a fare i quiz delle rotatorie e ciò è ben evidente quando si cerca di affrontare una rotatoria stradale, perché a quanto pare queste sono e rimangono un vero e proprio incubo dell'automobilista. Il risultato è un caos tremendo, con auto che fanno a gara per intromettersi per prime nel traffico, senza farsi "soffiare" il posto dall'avversario. Questo è sicuramente uno scenario che vi sarà capitato di vedere diverse volte in Italia, soprattutto nelle grandi città, ma vi assicuro che qui dove vivo io è diverso!

Inizialmente non volevo crederci eppure l'ho visto con i miei occhi ed anzi continuo a vederlo ogni giorno, poiché la mia finestra della camera da letto offre proprio la vista su un'ampia rotatoria stradale a doppia corsia.

Qui le macchine sembrano dei Lego che si incastrano tra di loro per immettersi ordinatamente nel traffico; si può proprio vedere a vista d'occhio che passa una macchina quasi per ogni lato e soprattuto non ci sono altre automobili che ostruiscono il passaggio per andare da un'altra parte (questa è sicuramente la cosa che odio di più...caro automobilista, perché ti immetti nel traffico ed non mi permetti di proseguire per la mia strada, nonostante la tua fila sia bloccata?).

Forse detto così a voce non rende, ma vi assicuro che fa uno strano effetto, soprattutto per noi che siamo abituati a vedere persone che non sanno più utilizzare questo di smistamento di traffico. 

Una volta un mio amico insieme al mio compagno si sono ritrovati quasi a fare un frontale poiché un arzillo vecchietto con la sua moglie (macchina targata italiana...eh sì) hanno affrontato la piccola rotatoria al contrario. O_O Sì, avete capito bene nel senso contrario! I due, poi, sono anche scesi dall'auto arrabbiati e furiosi perché, secondo la loro mente geniale, erano i giovani a sbagliare il senso della rotatoria...peccato che a scuola guida dicono proprio tutt'altro. Ma d'altronde le cose strane si possono vedere anche qui in Svizzera...cos'altro dire?

Ricordatevi che ai passaggi pedonali, i veri svizzeri inchiodano per farvi attraversare cosa che purtroppo da noi in Italia non accade quasi mai...anzi il più delle volte può succedere che l'auto si ferma e il motorino sfreccia di lato. 

Mi sa che alla guida non siamo così pazienti!

lunedì 4 agosto 2014

E' solo questione di ...lingua


Generalmente, quando qualcuno pensa alla Svizzera si crede che la lingua ufficiale in questo paese sia proprio lo Svizzero, così come in Italia l'italiano, in Francia il francese, il russo in Russia ecc ecc. In realtà devo "infrangere" il credo di queste persone perché in Svizzera non c'è lo Svizzero: qui nel paese di Heidi, infatti, si parla l'Italiano, il francese, il tedesco ed il romancio (ti stai chiedendo che cos'è? Da quello che ho capito è un incrocio tra il tedesco e l'italiano).

Qui in Svizzera la lingua rappresenta sicuramente un aspetto fondamentale della vita, tant'è che i bambini iniziano a studiare lingue straniere già dalle scuole elementari...io mi ricordo che la prima lezione di lingua straniera (inglese) la feci alle scuole medie, poiché mancava l'insegnante alle elementari e pensarono che era una cosa giusta "saltare" due anni di inglese.

Ma poi qui l'inglese non ha una grande importanza, fatta eccezione per le aziende internazionali che hanno bisogno di comunicare in diverse parti del mondo. Se volete farvi qualche risata, vi racconto alcune situazioni in cui sono entrata in contatto con la lingua straniera qui in Svizzera: quando lavoravo nel settore moda, avevo il compito di trovare clienti in tutta la nazione. Piccolo problemino: alcune persone non parlano per timore (credo che sia proprio questo il problema) l'inglese, quindi mi ritrovavo con commesse che mi rispondevano in francese e io dall'altra parte parlavo inglese. Potevamo continuare per ore a parlare e non capirci, ma in realtà mi fermavo prima, passando il telefono al collega di lavoro (il mio amore peraltro) che sistemava tutto in quattro quattr'otto parlando non solo 1 lingua.

Ricordo, addirittura, volte in cui si veniva a creare una nuova comunicazione con l'unione di tre lingue e si capivano eccome. Insomma, alla fine ero io la povera disgraziata che conosce solo l'italiano e l'inglese... da quel momento mi sono detta tra me e me "è tempo di iscrivermi ad un bel corso di lingua!!!"



sabato 2 agosto 2014

Eccomi qua!

Okay, inizio a parlarvi direttamente da un nuovo blog, perché chi mi conoscere sa bene che sono in possesso già di altri blog tra cui il mio principale GlamChicBold, che vi invito a visionare soprattutto se siete donne :-D
Ad ogni modo, non sono qui per parlarvi dei miei blog, bensì della mia esperienza all'estero e più precisamente in Svizzera, nel Canton Ticino, dove vivo con il mio attuale compagno. Sono trascorsi ben cinque anni da quando sono arrivata qua e, devo proprio dirlo, ho trovato qualcosa di diverso rispetto a quello a cui ero abituata nella mia città natale.

Mi ricordo ancora la prima volta che ho messo piede qua, arrivando con un regionale da Milano Centrale, in compagnia di mia sorella e della mia dolce metà; in quell'occasione esclamai molto stupita: "Cavolo, ma qui non c'è neppure un mozzicone di sigaretta!". Ebbene sì, la prima cosa che notai fu proprio la pulizia dei binari della stazione di Chiasso che rispetto a quelli tra Civitavecchia e Roma erano proprio un'altra cosa.

Negli anni, poi, ho conosciuto molte location che vi consiglierò nei miei prossimi post, vi racconterò piccole chicche in merito alla vita qui in Ticino e in Svizzera e tante altre cose. Quindi, se siete curiosi o più semplicemente volete dare un occhio alla Confederazione Elvetica senza fare un lungo viaggio, siete i benvenuti su "Un'Italiana in Svizzera!".